— 272 — luranti e di molti sommergibili nel golfo di Venezia, mentre le navi tipo Pisa dovrebbero svolgere valendosi della buona velocità, rapide azioni, che sarebbe sommamente avventato spingere nel golfo di Trieste, a levante della congiungente Punta Sal-vore-Grado ». E mentre il ministro della marina conveniva in questi criteri e nelle proposte, se ne rendeva interprete presso il comando supremo, ed assegnava le artiglierie richieste a mano a mano che se ne poteva avere disponibilità. Durante l’offensiva dell’ottobre ed i combattimenti del novembre le batterie già esistenti dettero efficacissimo aiuto alle operazioni terrestri. Violenti operazioni offensive del gruppo Amalfi si ebbero il 4 e il 16 ottobre contro l’ala sinistra dello schieramento austriaco. Altra intesa attività di tutte le batterie si ebbe nei giorni 19 e 22 ottobre contro le posizioni nemiche di S. Michele, Duino, Medeazza e Flondar. Più importanti fra le altre furono le azioni del 24 e del 28 ottobre e del 4 e 5 novembre che meritarono l’encomio del comando della III armata. Riferiamo dei brani delle relazioni dei comandanti delle batterie : « 24 ottobre 1915 - Alle ore 7,30 le batterie Zezi, Mongiardini e Buraggi 1 iniziarono il fuoco 1 Le batterie avevano preso il nome dagli ufficiali di vascello che le comandavano.