— 155 — fronto dei sempre maggiori bisogni dell’esercito, si dovette ancbe studiare e porre in atto l’utilizzazione di altre bocche da fuoco esistenti quali il 76 da 45 calibri e quelle da 102 mm., ottenendo così di accrescere con armi di maggiore potenza gli effetti del tiro e di raggiungere quote più alte. Si cercò inoltre di realizzare un tipo di affusto a piattaforma da poter servire al cannone da 76/40 per il doppio uso di antisilurante e di antiaereo, e di questo tipo furono poi costruite molte centinaia di esemplari. Contemporaneamente si compiva negli arsenali la trasformazione per il tiro antiaereo di mitragliere moderne ed antiche, la costruzione di alzi antiaerei per fucili, e lo studio degli strumenti per la direzione e la condotta del tiro, con diversi sistemi sperimentali. L’attuazione delle varie forme di tiro contro aerei richiese, specialmente nella difesa di piazze forti e città, oltre la costruzione di questi strumenti speciali, anche la distesa di vaste reti telefoniche ed altri mezzi di comunicazione fra le stazioni di avvistamento lontano, quelle di vedetta ravvicinate ed i comandi di difesa antiaerea, nonché fra questi, le batterie e le stazioni di osservazione del tiro. A questi provvedimenti si aggiunsero gli altri riferentisi alle munizioni, ai proiettori per l’illuminazione dei bersagli, alla provvista di mezzi acustici (stereofoni) appositamente studiati e concretati, di cui furono dotate le stazioni di vedetta e le batterie per avvertire in tempo, a