— 110 — ad allontanarsi in emersione verso l’Istria. Da un documento firmato dallo stesso ammiraglio Haus, comandante in capo della flotta a. u. è stato rilevato che YU 11 « generosamente lasciato alla i. e r. marina, apparteneva alla marina germanica» ed era equipaggiato da personale germanico, in attesa che fosse istruito a questo speciale servizio l’equipaggio austriaco destinato a sostituirlo 1. Purtroppo, come riferì al ritorno dalla prigionia il t. v. Carniglia, che nella navigazione verso Pola era riuscito a dare uno sguardo sulla carta di navigazione del sommergibile, su questo erano segnate le nostre « zone di sbarramenti, le rotte di sicurezza, le linee di crociera delle torpediniere costiere; ed anche il gavitello (presso il quale l’affondamento del Medusa era avvenuto) era là segnato perfettamente a posto». L,U 11 era stato appunto mandato fin dall’8 giugno in ricognizione a ponente del meridiano 13° 20 EG. per accertare la posizione dei nostri sbarramenti di mine. 1 Dal rapporto dell’amm. Haus sull’azione dell’t/ 11 : « È da ascriversi alla sua influenza, (cioè del Io t. di v. im. germanico Hans Adam) se i sommergibili partiti per la Turchia, ed anche ora VU 10 e VU 11, che la imperiale mai ina germanica ha generosamente lasciati alla i. e r. marina, sono stati pronti all’azione in tempo così breve, e se si sono verificati i successi dei Dardanelli ed ora dell’I/ 11. Egli si occupa ora con abnegazione del-l’istruzione del nostro personale, ed è da attendersi che in grazia dei suoi sforzi e delle sue influenze i sommergibili U 10 ed U 11 possano tra breve essere condotti da uificiali e personale proprio ».