— 196 — tirare direttamente sui c. t., e dal faro il marinaio segnalatore Franceschelli si era affacciato per tirare sui nemici sbarcati 1 ». « Alle ore 6,45 i drappelli nemici furono richiamati a bordo ed eseguirono la ritirata sotto il fuoco della fucileria del presidio che fu continuata anche contro le imbarcazioni e diretta contro i c. t. più vicini. « In questa nuova fase i c. t. nemici fecero un violento fuoco contro le trincee. Alle ore 7 il bombardamento fu sospeso ed i c. t. diressero per E sostando all’estremità della punta dell’isola : il nemico abbandonò un battello ed una cassetta con ordegni da minatore. Quindi la squadriglia diresse per riunirsi agli esploratori. A ricongiungimento avvenuto tutta la forza navale nemica diresse per passare tra Cazza e Lissa 2 ». Risultati del bombardamento furono danni notevoli ai fabbricati dell’isola e l’inutilizzazione del cannone antiaereo non ancora postato. Le opere di difesa apprestate dal presidio nei giorni antecedenti resistettero bene e l’aereo caduto della stazione R. T. fu rialzato nella giornata. Si ebbero due soli feriti, dei quali uno grave, mentre il nemico riportò due morti e 10 feriti. Il sommergibile francese Ampère, che quel giorno era di stazione a Pelagosa, trovavasi in ag- 1 Dal rapporto del 8. t. v. Vallami. 2 Dal rapporto del s. t. v. Da Zara.