— 87 — co), Varese (c. v. Salinardi), Ferruccio (c. v. Si-monetti) e V. Pisani (c. v. Ruggiero) scortati da quattro cacciatorpediniere francesi. Questa divisione, che era comandata dal contrammiraglio Tri-fari, avrebbe dovuto altresì servire di sostegno al gruppo leggero nel caso di bisogno. Penetrando nei canali, nei porti e nelle piccole numerose insenature, mentre gli esploratori ne appoggiavano la perlustrazione, i cacciatorpediniere visitarono minutamente Lissa ', Comisa, S. Andrea, ¡Busi e Meleda. Servendosi anche delle imbarcazioni di bordo e sbarcando armati, tagliarono i cavi telegrafici di Meleda e di Lissa ed ispezionarono Porto Palma, Porto Mezzo, Meleda, Porto Carobert, ed altri ancoraggi. A Busi furono distrutte delle imbarcazioni ed altro materiale presumibilmente a disposizione del naviglio subacqueo nemico. Furono bombardati il cospicuo faro di Sant’Andrea con la prossima stazione di segnali ed i fari di Lagosta, di Meleda, di Cazza, di Oste e di Glavat nelle Lagostine. Fu altresì cannoneggiato il vecchio forte di S. Giorgio ed un vicino caseggiato militare a Lissa. Frattanto la divisione Garibaldi defilando la 1 Secondo il Sokol (op. cit.) nel porto di Liìssa il sommergibile U 6 era ormeggiato ad una boa nella parte occidentale. Esso si sarebbe tempestivamente nascosto dietro la penisola di Prirov per prepararsi all’attacco che non ebbe tempo di effettuare, perchè le due siluranti francesi che visitarono il porto senza scorgerlo, si allontanarono prima che esiso fosse pronto.