— 376 — ma Puglia sullo Ionio, che, a cominciare appunto dal periodo dell’ invio di truppe in Albania e dell'approvvigionamento dell’esercito serbo, divenne una base logistica secondaria, succursale di Taranto e di [Brindisi per la spedizione di materiali 1. Per servire da trasporti furono requisiti otto piroscafi, addetti in pace a servizi oceanici, e furono muniti ciascuno di speciali zatteroni per lo sbarco degli uomini e dei materiali. Per le scorte furono chiamati a Taranto 1’ incrociatore Quarto, F incrociatore ausiliario Città di Catania e due squadriglie di cacciatorpediniere, alle quali furono aggiunte piccole navi sussidiarie, a fine di distogliere il minor numero possibile di unità dai ser- 1 Ultimato il trasporto del corpo di spedizione, doveva continuare e continuò durante tutta la guerra un intenso traffico di piroscafi da carico e di trasporti tra Taranto, Brindisi, Gallipoli e Valona, a cui poco più tardi si aggiunse il traffico con Salonicco, determinato dall’ invio di una spedizione militare italiana in Macedonia. Quasi ogni giorno un convoglio variamente composto spesso anche di solo due o tre lentissimi vecchi bastimenti da carico, con una piccola scorta di siluranti minori, partiva da uno o dall’altro di quei porti, o vi giungeva. Perciò, sciolta il 19 dicembre la commissione di allestimento, entrò in funzione una « Commissione dei trasporti » che il 26 marzo 1916 fu ancora sostituita da un ufficio dei « Trasporti militari marittimi del R. Esercito » per i servizi dei corpi di spedizione in Albania ed in Macedonia. Questo ufficio, che aveva a capo un capitano di vascello ed era composto di ufficiali della marina e dell’esercito, funzionò parallelamente all’ufficio dei servizi logistici dell’armata. A quest’ultimo poi fu affidata anche l’attribuzione di istituire e gestire linee commerciali e di navigazione lungo la costiera gar-