— 493 — furono stabiliti lungo la via opportunamente, e i comandi italiani di Durazzo e di Valona furono incaricati di dirigere l’efflusso, e di facilitare la discesa a Valona in modo che vi si potesse recare il maggior numero possibile di uomini. La marina italiana assegnò sei grandi piroscafi per i viaggi tra Valona e Corfù e tlodici minori per il traffico con Medua e Durazzo, oltre ai vari altri mezzi già destinati ai servizi logistici. La Francia ai tre piroscafi Sinai, Natal e Armenie aggiunse i transatlantici Loraine e Savoie, altri tre vapori minori ed alcuni chalutiers. Gli incrociatori Edgar Quinet e Ernest Renan furono dislocati a ¡Brindisi per tenersi pronti in unione ai nostri a respingere eventuali attacchi di forze nemiche ai convogli. L’Inghilterra a sua volta assicurò il concorso di alcuni piccoli piroscafi e dei dragamine Folkestone, Fauvette e Gazelle. Tali mezzi subirono per forza di cose dei mutamenti durante il periodo dei trasporti, non sempre a vantaggio della celerità dell’impresa in corso. La protezione della navigazione fra Valona e Corfù fu affidata, oltre che alle scorte dei piroscafi, a 48 drifters che furono dislocati lungo la rotta e ad un servizio di pattuglia disimpegnato dalle piccole unità (chalutiers, rimorchiatori e dragamine). Il servizio di scorta fu fatto dai cacciatorpediniere minori, mentre gli incrociatori leggeri e i cacciatorpediniere maggiori formavano i gruppi in crociera. Dopo i primi giorni, per intensificare il traffico