— 177 — per attaccarlo. La manovra fu disturbata dall’idro-volante che gli dette caccia, e gli lanciò alcune bombe senza colpirlo. La ricognizione fatta dal Tatra confermò in Austria la notizia del nostro sbarco a Pelagosa, che il cessare delle comunicazioni ottiche dell’ isola aveva già fatto supporre. Il comando della flotta a. u. incaricò allora il comando della la flottiglia siluranti di preparare un’offensiva per scacciarce- retto nuovamente verso Pelagosa. Alle ore 16,13 tornato a galla presso il semaforo che comunica: «l’aeroplano ritorna sull’isola ed è in vista anche una silurante proveniente da ponente di Lissa ». « Immerso nuovamente, messo a tutta forza e diretto per passare a ponente di Pelagosa. Alle ore 16,30 udito il crepitìo di una mitragliatrice ed una raffica di pallottole cadenti sull’acqua presso di noi. «Alle ore 16,35 intesa una esplosione verso poppa: immerso a 12 metri. Alle ore 16,40 riemerso a m. 9,50 per esplorare col periscopio: nessuna traccia ancora della silurante nemica. Avvertita una seconda esplosione e più forte della precedente, prossima al centro del battello. Immerso a 35 m. «Alle ore 16,45 tornato a m. 9,50: terza esplosione, meno forte delle altre. Non vedo la silurante. Immerso a 20 m. « Alle ore 16,50 tornato a m. 9,50 : avvisto la silurante a levante dell’ isola con prora verso Sud. Accosto per SE e aumento di velocità. « Alle ore 16,55 la silurante sparisce dietro 1’ isola. Immaginando che essa girerà intorno all’ isola, dirigo verso la punta di ponente di questa. « Alle ore 17 la silurante riapparisce con prora a Nord: diretto per l’attacco a massima velocità. Ho 1’ impressione che potrei lanciare perchè il nemico ha fatto un’accostata a sinistra, ina alle ore 17,15 la distanza non è ancora scesa sotto i 1.500 m. : la silurante accosta tutto a dritta e si allontana a grandissima velocità ». 12. — La marina italiana, ecc., Voi. II.