— 269 — pedire al Sankt Georg e ai tipi Spaun, dislocati a Pola, di contrastare l’azione costiera delle nostre siluranti. L’offensiva sferrata 'dal nostro esercito il 21 ottobre lungo il fronte trentino e tirolese si estese nei giorni successivi sull’ Isonzo fino al mare. Mentre nel Trentino si completava la conquista della valle di Ledro, lungo il medio Isonzo e sul Carso le nostre truppe incontrarono una resistenza accanita. Tuttavia conseguirono dei progressi sulla collina di Santa Lucia, verso Piava e nella zona del San Michele. Alla fine del mese, il nemico contrattaccò furiosamente, ma i nostri soldati mantennero le posizioni occupate e ne conquistarono delle nuove lungo le falde sottostanti il San Michele e verso San Martino. Durante tutto il mese di novembre si ebbero azioni vigorose da ambo le parti, finche la nostra avanzata fu arrestata fra l’altro dal sopraggiungere dell’ inverno. I brani seguenti riportati da lettere e telegrammi del comando in capo della piazza marittima di Venezia e da rapporti dei comandi dell’artiglieria sul fronte, ci sembrano sufficienti ad illustrare l’aiuto dato dalla marina a quell’offensiva. c( La vigilanza sulle forze navali nemiche, telegrafava l’amm. Thaon di Revel il 22 ottobre, è da noi continuamente esercitata mediante idrovolanti compatibilmente con le condizioni atmosferiche, e mediante sommergibili subordinatamente alla conservazione della loro efficienza. La difesa del