— 499 — tare in salvo la famiglia reale, il governo montenegrino e con questo il governo e lo stato maggiore serbi e le legazioni accreditate presso i due paesi. Lasciata Cettigne e Podgoritza, si erano tutti concentrati a Scutari, ma la capitolazione del Monte-negro significava anche l’abbandono di questa città e dell’ancoraggio di Medua. L’esercito austriaco, aperta la via per scendere al mare lungo la valle del Drin, non avrebbe certo mancato di raggiungere presto questo porto, di fronte al quale aveva negli ultimi mesi costantemente mantenuto sommergibili in agguato per contendercene l’uso. Per evitare alle Regina Milena del Montenegro i disagi e le difficoltà della strada da Durazzo a Medua, il 19 gennaio furono distaccati dal gruppo in crociera di protezione (Quarto, Liverpool e 6 c. t.) i cacciatorpediniere Animoso e Impetuoso perchè si recassero alla iBoiana. Mentre l'impetuoso rimaneva ad incrociare al largo, VAnimoso si avvicinò alla foce del fiume, ed imbarcò alle ore 16 la Regina Milena, le principesse Xenia e Vera col seguito, il presidente del consiglio dei ministri ed un generale. Raggiunto e scortato dal Nievoi e da\VArdente, l’Animoso arrivò a Brindisi alle ore 20. Il 15 gennaio erano già stati portati a Brindisi col Città di Bari da Medua il presidente del consiglio serbo Pasic con 40 membri e funzionari del governo, il tesoro serbo, i ministri d’Italia, Francia, Inghilterra e Grecia col personale delle