rifornimenti 1. Furono specialmente adibiti al trasporto dei profughi i piroscafi Assiria e Città di Bari e furono designate le isole di Lipari, Favigna-na e Ponza perchè i profughi stessi vi scontassero la necessaria quarantena, prima di essere lasciati liberi di entrare in continente o di recarsi in altri Stati secondo i casi. Poiché le circostanze consigliavano eccezioni, fu anche provveduto ad allestire stabilimenti profilattici a (Bari ed a (Brindisi. I piroscafi già nominati ed altri che vi furono impiegati in seguito in via normale od occasionale continuarono a fare viaggi di andata e ritorno periodici dalle coste albanesi alle località italiane designate, a Marsiglia e in Corsica, dove la Francia accolse la maggior parte dei malati e dei profughi. A questi trasferimenti partecipò anche qualche piroscafo francese. La marina provvide altresì ad accogliere i malati ed i feriti sulle sue navi ospedale 2. 1 II 20 die. il R. Console a Solitari telegrafava che eranv. stati constatati fra i Serbi tre casi di colera. A quella data soltanto da quel funzionario erano stati rilasciati già 3.500 passaporti. 2 Nella seduta del 17 gennaio ’16 della commissione di Roma il presidente amm. Pini comunicò: «Si è intanto provveduto con la maggiore larghezza di mezzi consentiti dalle attuali circostanze per lo sgombero dall’Albania degli ammalati e dei feriti serbi. A questo proposito la nave ospedale Albaro, capace di circa 500 ammalati, ha già compiuto il suo primo viaggio fino a Marsiglia. Altri due piroscafi, il Sarda Lucia e il Marechiaro, sono stati adibiti dal governo italiano al trasporto dalle varie lacalità d’imbarco al punto di concentramento per il trasbordo sui grandi