— 220 — per sorvegliare e contrastare le comunicazioni del nemico con l’Albania, e presso gli sbocchi dei canali delle Curzolane per sorprendere navi o sommergibili avversari che tendessero a raggiungere le nostre coste od il canale di Otranto. Questo servizio dovè ben presto essere spinto più lontano, fino a Capo Planka, perchè notizie concordanti di varia fonte assicuravano che il maggiore movimento di navi austriache proveniva dal canale di Zuri, e propriamente si svolgeva nelle acque di Capocesto. L’agguato portato al Nord serviva così non soltanto per sorvegliare il contrabbando di guerra fatto da bastimenti da commercio, ma anche per portare l’offesa contro le navi da guerra ed i trasporti a. u. provenienti o diretti a Sebenico od ai canali della Dalmazia. Questi servizi, che erano disimpegnati mediante un turno di quattro unità al massimo, stancavano le forze degli equipaggi c tormentavano soverchiamente il materiale che, lo abbiamo già detto, non era stato progettato e costruito per resistere a sforzi prolungati; inoltre la distanza di più di 200 miglia fra Brindisi e Zuri costringeva i sommergibili a lunghe navigazioni per recarsi nella zona assegnata e per ritornare alle basi, sicché frequenti e lunghi dovevano essere necessariamente i periodi passati in arsenale per riparazioni e verifiche. Il comando in capo dell’armata divisò di. costituire una base di sommergibili anche a Barlet-