— 241 — precedente si era posato sul fondo dalle ore 12 alle 13 durante la colazione dell’equipaggio. Ripresa la navigazione, aveva diretto per 135° di bussola. Il Vietri, smontato di guardia alle ore 14, non aveva più seguito le indicazioni della bussola, ma ricordava che alle 14,30 era stata iniziata l’accostata per invertire la rotta. Pochi istanti dopo aveva udito un forte scoppio e quasi contemporaneamente l’interno del battello si era allagato in modo da trovarsi egli ben presto immerso nell’acqua fino alla spalla. Avendo potuto con pochi altri aprire il portello di prua, era uscito dal sommergibile, dopo che questo era già caduto sul fondo di 14 metri \ L’ufficiale in 2a (t. di v. Cavalieri) ed altri pochissimi avevano potuto uscire anch’essi dal battello e venire alla superficie del mare; furono aiutati dal Vietri a liberarsi degli indumenti per I Queste notizie sono state rilevate dalla relazione del cap. di vascello Bonelli incaricato di compiere le prime indagini. II Vietri nel corso degli interrogatori dette altre informazioni, che qui si riportano: » .... mi trovavo in camera di comando presso il comandante: guardavo l’orologio alle ore 14,30, quando il battello ricevette un terribile urto nella chiglia dalla parte prodiera. Nessun panico, ma visi sconvolti. Rammento due gridi: uno di prora: «acqua» ed uno del comandante « aria a tutto ». Il battello fu in pochi secondi invaso dall’acqua che da prora si precipitavr verso poppa e rammento di aver sentito l’appoggiarsi del sommergibile sul fondo; ho anche guardato il manometro e segnava 14 m. L’atmosfera s’ intorbidò, l’acqua ci raggiunse quasi fino al collo e le nostre teste rimasero in una nuvola violacea un poco illuminata 16. — La marina italiana, ecc., Voi. II.