— 8 — delle folle, i soldati partivano per incontrare e combattere l’ereditario nemico della patria, navi e siluranti, con entusiasmo non minore, appena contenuto dal sentimento della disciplina di bordo, nel silenzio degli arsenali e delle basi navali, si apparecchiavano a prendere il mare, decise ad affrontare navi e siluranti austriache per saldare vecchi conti, sospesi da circa cinquant’aqni \ Contemporaneamente sulla sponda opposta dell’Adriatico l’ammiraglio Haus, comandante in capo della flotta austro-ungarica, apparecchiava le sue unità ed ordinava di mollare gli ormeggi ai suoi marinai, che una costante propaganda aveva ammaestrato a vedere nell’ Italia l’acerrimo avversario da distruggere. La notizia della dichiarazione di guerra giunse a Pola alle ore 16 e fu accolta dagli equipaggi con entusiastiche grida di « ur-rah ». Quali fossero i criteri sui quali era basato il piano delle prime operazioni, preordinato dall’ammiraglio Haus per essere svolto appena intervenuto lo stato di guerra, fu da lui stesso esposto nel rapporto col quale riferì le azioni compiute. « Nell’ intento di danneggiare di sorpresa e nel tempo più ristretto dopo l’apertura delle ostilità il nuovo avversario e di applicare un sensibile colpo alla sua forza morale, ho progettato una 1 Riportiamo néU’appendice I la dislocazione delle forze navali contrapposte in Adriatico jl 24 maggio 1915.