— 327 — comandata dal contrammiraglio francese Le Bris, che dal 21 novembre alla metà di dicembre fu dislocata a Milo per un’azione dimostrativa in Grecia. Ma gli avvenimenti balcanici, che abbiamo molto succintamente ricordati, dovevano chiamare la marina italiana a nuovi e più gravi compiti in Adriatico. * * * Per la già prospettata situazione preoccupante dell’esercito interalleato in Macedonia, che durante il novembre era minacciato oltre che da una avanzata bulgara anche da un possibile movimento ostile delle truppe greche, gli Alleati fecero insistenza presso l’Italia per una sua oooperazione che avrebbe dovuto consistere nell’inviare qualche divisione a Salonicco, o meglio, nell’effettuare una spedizione in Albania che, sbarcando a Yalona e Durazzo ed attraversando il paese a Sud, mirasse alla congiunzione coll’esercito di Sarrail, e creasse così un legame fra l’Adriatico e le truppe franco-inglesi. Si sperava che lo stesso esercito serbo sconfitto potesse ricomporsi, essere rifornito sulla costa adriatica albanese, e potesse essere in grado di ricongiungersi all’armata interalleata in Macedonia. Tale piano si presentava indubbiamente come molto attraente, in quanto che avrebbe sensibilmente rinforzato il fronte macedone, facilitato enormemente 1’ invio dei rifornimenti, e diminuito il pericolo di insidie subacquee per i convogli, che avrebbero potuto abbreviare la rotta, approdando a Yalona an-