— 164 — Infatti per la portata vastissima che avrebbe assunto 1’ impresa, sarebbe stato necessario un concorso continuato tutt’altro che trascurabile da parte del R. Esercito, mentre questo non poteva distogliere energie fino dal principio della guerra da quello che doveva essere il suo obbiettivo principale. Anche la marina avrebbe dovuto sopportare uno sforzo grandioso e continuato per assicurare a tale base i rifornimenti. Qualora la presa di Sab-bioncello fosse decisa, essa doveva quindi nell’ intendimento del capo di stato maggiore della marina orientarsi verso un’occupazione di carattere temporaneo, col duplice scopo di provocare il nemico a battaglia in condizioni a noi favorevoli, e di facilitare un’azione contro Cattaro. Nella presa di questa forte base, se fosse stata possibile, egli prevedeva, oltre l’immediato vantaggio ai fini della guerra, anche quello che coll’avere messo saldo piede sul territorio del nemico avremmo meglio potuto sostenere i nostri punti di vista nei negoziati che avrebbero determinato il nuovo assetto delle sponde dell’Adriatico l. Il contributo, indispensabile anche in questo caso, di uomini e di armi, che l’esercito era disposto a dare si limitò alla concessione di un battaglione di milizia mobile, di un nucleo di artiglieri da montagna sufficiente per armare una batteria di 1 Da una lettera del 25 aprile 1915 del capo di stato maggiore della Marina al capo di stato maggiore delPEsercito.