— 221 — del Nord ha completamente mutato di indirizzo politico ed ora tenta in ogni modo, con lusinghe e denaro, di accaparrarsi l’elemento mussulmano. «Giova altresì rammentare che Mustafà Androidi per quanto vittorioso non è che il capo della minoranza mussulmana più incivilita del litorale di Durazzo, ma le popolazioni più numerose e fanatiche dell’ interno, non immemori dei successi ottenuti e delle speciali concessioni largite dal Sultano Abdul Hamid, obbediscono invece ciecamente al Mufti di Tirana Mussa Kiasim, persona intollerante e convinto sostenitore della causa giovane turca. « Ad Essad Pascià, reduce dall’ immeritato esilio, assetato di vendetta, occorreva, per riconquistare il potere perduto, una forza su cui appoggiarsi, e questa forza trovò negli armati numerosi di cui dispone il Mufti di Tirana; ma per ottenere il comando fu obbligato ad accettare le condizioni che gli si imponevano e cioè: « 1) adozione della bandiera turca; «2) preparazione per l’avvento di Buran Eddin, figlio del sultano Abdul Hamid. «Noti V. E., un principe della famiglia imperiale, figlio del sultano a cui questi albanesi sono particolarmente riconoscenti. « Ben comprendendo le gravi difficoltà della propria situazione, Essad Pascià più volte espose le sue vedute ai diplomatici che qui rappresentano il R. Governo.