— 282 — totale delle navi austriache doveva andare a scapito di qualche altra qualità bellica. Infatti notiamo nelle unità austriache una potenza di macchina, e quindi una velocità, alquanto inferiore a quella delle nostre unità ed inoltre un’accentuata limitazione di autonomia. Queste due qualità, poco sviluppate, non rappresentavano però una grave deficienza per navi destinate ad agire in un bacino così limitato come l’Adriatico. Infatti l’autonomia del tipo Absburg era di 3500 mg. a velocità economica in confronto alle 5000 dei tipi Margherita ed Elena; ove però si consideri che da Fola ad Otranto vi era una distanza di circa 450 miglia solamente, si comprende! subito come le navi austriache avessero pur sempre un’autonomia più che sufficiente per tale bacino. L’autonomia, la maggior velocità e quindi il conseguente maggior tonnellaggio erano qualità indispensabili invece alle nostre navi, costruite in relazione ai nostri obbiettivi essenzialmente mediterranei. Con mezzi inferiori e con navi più piccole e più economiche l’Austria aveva brillantemente risolto La formula, con cui sono stati ricavati i valori offensivi, è Ira le tante formule esistenti una delle più esatte, ed è calcolala tenendo conto del peso della bordata, in un minuto, in relazione alla capacità offensiva di una nave tipo. I valori ricavati sono i seguenti: Radetzky 842; Pisa 625; Erzherzog 737; B. Brin 617; Viti. Emanuele 680.