— 290 — medio calibro e dovette in parte la sua salvezza alla corazza, che non fu perforata ina solo intaccata. È ben noto infine che le unità tipo Spaun si mostrarono nettamente superiori in velocità a tutti gli incrociatori leggeri italiani ed alleati che presero parte alla guerra in Adriatico. L’Austria possedeva dunque un gruppo di 4 unità veloci, ben armate e protette, particolarmente indicate per le azioni di sorpresa contro le nostre linee di comunicazione; e contro di esse, tutto ben considerato, non avevamo nel 1914 forze leggere adeguate da contrapporre. E neppure la marina austriaca aveva trascurato lo sviluppo del naviglio silurante, che, sebbene meno numeroso, del nostro, era nelle singole unità superiore in tonnellaggio ed in potenza. Alla fine del 1914 l’Austria disponeva infatti di 13 unità del tipo Ulan, non più recentissime, ma in buone condizioni di efficienza. Questi cc. tt. costruiti tra il 1908 ed il 1909 eccetto il Warasdiner più recente (1913), rappresentavano un complesso quasi equivalente alle nostri 16 unità del tipo Soldato e Turbine. Erano di dimensioni leggermente superiori e provvisti di ini-gliore armamento (6 cannoni da 70 mm. e 4 tubi lanciasiluri da 450), in confronto a 4 cannoni da 76 e 3 lanciasiluri dei nostri tipo Soldato. Ma, prima ancora che queste unità invecchiassero, la marina austriaca arditamente aveva iniziata la costruzione di 6 grossi cc. tt. (tipo Taira)