— 374 — russi nei Carpazi, fu tuttavia modificato dalla chiaroveggente ed efficace pressione del governo di Londra che, impersonato da Asquith, indusse Sa-zonoff sebbene a malincuore ad accettare il nostro punto di vista. Si giunse così al 26 aprile 1915 giorno in cui a Londra venne firmato l’accordo noto col nome di « Patto di Londra ». Riportiamo qui l’articolo relativo alla convenzione navale con gli alleati, ma in appendice, tra i documenti daremo il testo completo del Patto di Londra che, oltre all’ importanza storica può offrire tutt’ora un notevole interesse per i lettori. L’articolo III dell’accordo dice: «Le flotte della Francia e della Gran Brettagna daranno il loro concorso attivo e permanente al-l’Italia sino alla distruzione della flotta austriaca, o fino alla conclusione della pace. Una convenzione navale sarà immediatamente conclusa a questo scopo tra la Francia, la Gran Brettagna e 1’ Italia ». L’Italia s’impegnava a entrare in guerra entro un mese dalla firma deiraecordo. Il timore che l’Austria, avuto sentore delle trattative che correvano tra noi e i nostri futuri alleati, potesse prendere l’iniziativa ed assalirci improvvisamente prima della mobilitazione e della radunata nel Veneto, cogliendoci così impreparati sul fronte terrestre, aveva indotto il presidente del consiglio e il ministro Sennino a condurre avanti le trattative con una segretezza assoluta.