— 319 — riamente; la scelta degli sbocchi da chiudere dovrà essere in relazione alla posizione del grosso delle forze nemiche». La dislocazione delle unità sottili destinate alla difesa mobile delle piazze era così prevista : « Venezia avrà quattro squadriglie di torpediniere costiere (oltre 20 unità) con il compito principale della difesa ravvicinata della piazza ed il compito eventuale di offese contro navi nemiche, di cui per informazioni di aerei o per altri mezzi si avesse sentore. Le acque di azione di queste siluranti saranno quelle dell’alto Adriatico. « Sarà assai importante stabilire il parallelo di Ancona come limite normale meridionale delle azioni siluranti dipartentesi da Venezia, acciocché nessuna incertezza possa insinuarsi sulla nazionalità delle siluranti che da quelle dell’armata fossero scoperte al Sud del parallelo predetto. «Venezia avrà pure una squadriglia di cacciatorpediniere (tipo Soldato), sia per sostenere le torpediniere costiere, sia per azioni offensive a distanza che il comandante della piazza stimasse opportune, sia per infestare di mine le acque frequentate dal nemico. A tale riguardo nella notte successiva all’apertura delle ostilità, tempo permettendolo, con l’evenuale concorso delle torpediniere costiere, saranno gettati banchi di mine a Nord del canale di Fasana e a ponente di Punta Peneda: le torpediniere costiere per la piccola pescagione potranno con poco pericolo transitare sui banchi nemici af-