— 325 — adoperate in gran numero. Nell’Adriatico poi, per la possibilità delle grandi navi di accedere al porto di Brindisi, va preparandosi un nuovo elemento a noi assai vantaggioso. Di questo nuovo elemento e dei sopradetti ammaestramenti, favoritici a spese e danno altrui, dovremo tener debito conto nei successivi studi di preparazione alla guerra in Adriatico e modificare alcuni dei criteri esposti nel mio Esame di operazioni di guerra nell’Adriatico, scritto nel settembre scorso. « La flotta austriaca non avrà convenienza ad attaccare battaglia, converrà invece ad essa mantenersi in efficienza nella fortissima Pola; per costringerla ad uscire occorreranno diversivi da parte nostra ed azioni che portino a conseguenze gravissime per la monarchia austro-ungarica, ovvero la speranza di indurci a dare battaglia in acque da lei minate o facilmente minabili. «La flotta austriaca avrà ogni sua convenienza ad attaccarci nell’alto Adriatico ed a tale scopo probabilmente inizierà le ostilità aggredendo Venezia nella lusinga che noi interverremo a difesa. «Alla sua sicurezza marittima Venezia dovrà provvedere da sè eolie batterie del fronte a mare, con banchi di mine opportunamente ancorati, nonché con siluranti e sommergibili; questi e quelle però dovranno concorrere alla difesa di Venezia offensivamente, dovranno cioè, gli uni di giorno, le altre di notte, mantenersi a contatto del nemico per aggredirne le navi maggiori non appena se ne pre-