— 46 — della sua fiducia nella fedeltà dell’ Italia alla Triplice; ma solo quando Valona fosse diventata uu ¡porto austro-ungarico.... « La politica austro-ungarica nei riguardi dell'Albania si irrigidì nel tentativo passivo di mantenere lontani dalle coste albanesi gli altri rivali posto che la monarchia non si sentiva abbastanza forte per impossessarsi di Valona. Con i trattati conclusi con T Italia, l’Austria-Ungheria si era dimostrata consenziente a spartire le proprie aspirazioni su Valona con il suo vicino, il quale vedeva in questa posizione strategico-marittima un possibile rimpiazzo per Biserta. Ogni possibilità di assicurare con mezzi politici il collegamento fra le coste austro-ungariche ed il Mediterraneo parve così svanita. « Nè questa situazione di fatto risultò modificata in nulla dalla circostanza che, nel dicembre 1912, la Conferenza degli ambasciatori di Londra riconobbe 1’ indipendenza dell’Albania allo scopo di impedire l’accesso al mare ai Serbi ed alle aspirazioni espansionistiche russe, che si nascondevano dietro la Serbia.... «La direttrice, scelta dalla Russia per attuare le sue mire espansive verso il Mediterraneo, che sboccava sulle coste adriatiche, tagliava la strada che la conferenza di Berlino aveva assegnato alla monarchia danubiana per l’avanzata verso Salonicco. Questo porto aveva acquistato un’ importanza tanto, più grande per l’Austria-Ungheria in