— 298 — siriaco si svolgeva solo per un sesto ¡per mezzo delle comunicazioni marittime; da questi dati è ovvio dedurre la conseguente necessità per 1’ Italia di proteggere il proprio traffico, senza possibilità di rivalsa contro il traffico marittimo avversario che, anche se soppresso, non avrebbe di molto diminuito il potere di resistenza della monarchia danubiana. La protezione del nostro traffico poteva essere effettuata mettendo la flotta avversaria nell’ impossibilità di agire o distruggendola, o bloccandola in una zona limitata, qualora questa avesse evitato la risoluzione del conflitto con la battaglia. Ciò posto, risulta evidente la necessità per la flotta bloccante di essere prevalente per giungere allo scopo accennato; mentre invece la flotta avversaria avrebbe potuto svolgere il suo compito, consistente nel minacciare la distruzione del nostro traffico servendosi di mezzi insidiosi e unità leggere, anche essendo di potenza inferiore alla nostra, salvo poi ad approfittare di particolari favorevoli condizioni di tempo e di luogo per impegnarsi contro frazioni della nostra flotta e distruggerle, sfruttando una momentanea superiorità. Si ripeteva dunque e in forma forse anche più accentuata il problema marittimo del conflitto an-glo- germanico nel mare del Nord, con la differenza che la Germania più deH’Austria-Ungheria traeva dal mare le fonti di vita e quindi più dell’Austria aveva necessità di forzare l’eventuale blocco.