m — diato e adatto per la guerriglia in Adriatico, sufficientemente armato (tale anche da potersi opporre con probabilità di successo agli incrociatori leggeri austriaci, per l’armamento) in ogni caso decisamente superiore ad un cacciatorpediniere e molto veloce. Quando queste unità, purtroppo solo nel terzo anno di guerra, poterono far parte delle nostre forze navali, ci compensarono in modo sensibile della mancanza di incrociatori leggeri, di cui risentimmo nella prima fase della guerra, e ci diedero, se non una decisiva prevalenza, almeno una certa superiorità sulle forze sottili degli avversari. Con la costruzione di tali unità la marina aveva realmente creato un tipo assolutamente nuovo, e che trovava solo qualche corrispondente nelle altre marine. Oltre al nucleo già descritto di naviglio leggero più moderno ed efficiente, ma che purtroppo nel 1914 era ben lontano dall’essere completo (solo 10 cc. tt. erano effettivamente entrati in servizio), vi era la rimanente flotta sottile costruita nel primo decennio del corrente secolo. Particolarmente ricordiamo le 11 unità del tipo Soldato e le 6 unità del tipo Borea di circa 350 tonnellate, che resero durante la guerra preziosi servigi, e potevano contrapporsi alle similari 13 unità austriache del tipo Ulan. Anche per le torpediniere era in corso il programma destinato a provvedere la flotta di un adeguato numero di siluranti costiere; e dai vari can-