- 184 - maggiore navale ed ha anteposto il problema del potere marittimo a qualsiasi altro concetto politico), non sempre valutarono 1’ importanza dell’ Italia come potenza navale, e non considerarono quale influenza il peso della sua flotta avrebbe potuto avere nell’equilibrio europeo intimamente legato all’equilibrio del Mediterraneo. Se infatti nei primi giorni del conflitto 1’ Italia non si fosse mantenuta neutrale gli eserciti tedeschi si sarebbero incontrati con un esercito francese di-minuto non solo delle armate rimaste a presidiare i valichi alpini, ma forse anche delle forti divisioni dell’esercito coloniale che la Francia si proponeva di trasportare. Quanto abbiamo detto crediamo possa sufficientemente convincere che la situazione dell’ Italia era al momento dello scoppio della guerra mondiale, almeno dal punto di vista militare navale, tanto favorevole quanto lo fu un anno dopo, allorché entrammo nel conflitto a fianco dell’Intesa. Una particolare incomprensione dei problemi che si sono più sopra trattati la dimostrarono proprio gli uomini che reggevano le sorti della duplice monarchia. Essi anziché liberarci della costante preoccupazione del problema adriatico, soddisfacendo insieme le nostre aspirazioni di carattere morale e sentimentale e le nostre necessità della sicurezza in quel mare, per poter più tranquillamente dedicarci ad una attività nel bacino occidentale del Mediter-