— 38 — condo le intenzioni delle grandi potenze e possiamo riassumerla nei seguenti termini : Costituzione di un’Albania indipendente sotto un governo provvisorio riconosciuto dalle grandi potenze e presieduto da Ismail Kemal Bey, in attesa di una definitiva costituzione della forma di governo. I confini di tale stato non erano stati ancora ben fissati, essendo tutt’ora in discussione fra le potenze protettrici la delimitazione delle frontiere. In linea di massima, tuttavia, era stato concretato che al Nord tali confini dovevano comprendere il Vilajet di Scutari, e giungere alla riva destra della Boiana includendo S. Giovanni di Medua, mentre i confini orientali erano ancora ben lontani da una approssimata delineazione. La situazione di fatto era ben differente. Tra S. Giovanni di Medua e Durazzo erano distribuiti circa 25.000 Serbi in procinto però di concentrarsi a Durazzo per evacuare l’Albania in conseguenza della pressione esercitata per via diplomatica dalla Russia. Nei dintorni di Tirana e di Valona si accampavano gli avanzi dell’esercito turco comandati rispettivamente da Essad Pascià e da Djavid Pascià, mentre al Sud forze greche e bande di volontari epiroti si spingevano fino a Santi Quaranta e Saseno. Contemporaneamente il paese era infestato da bande albanesi, che andavano sorgendo per aiutare l'una o l’altra delle varie parti in contrasto. L’attività della nostra marina non si limitava a