— 232 — ebbe a Roma la storica apertura della Camera ed il presidente del consiglio nel presentare il nuovo ministero pronunciò quel vivace discorso che ebbe vasta ripercussione nell’opinione pubblica e manifestò la decisa tendenza nazionale all’ intervento. Particolarmente significativo ed accolto con grande entusiasmo fu il seguente brano del discorso : «Nelle terre e nei mari dell’antico continente, la cui configurazione politica si va forse trasformando, l’Italia ha vitali interessi da tutelare, giuste aspirazioni da affermare e sostenere____ una situazione di grande potenza da mantenere intatta non solo, ma che da possibili ingrandimenti di altri Stati non sia relativamente diminuita. cc Non dunque inerte e neghittosa, ma operosa e guardinga; non dunque impotente ma poderosamente armata e pronta ad ogni evento, doveva e dovrà essere la neutralità nostra ». La scomparsa del ministro di S. Giuliano aveva portato al dicastero degli esteri l’on. Sonnino, che prima ancora di essere ministro, fin dal 26 settembre scriveva dal Romito all’on. Salandra, a proposito di Valona la seguente lungimirante lettera: « Più ci ripenso e più mi confermo nell’ impressione che l’occupazione di Saseno e della baia di Valona va fatta subito senza chiedere più permesso a nessuno, prima specialmente che si decida la grande battaglia dell’Aisne in Francia e che la Russia abbia potuto sconquassare di più