— 331 — Gli accurati studi, di cui abbiamo fatto esame e che in parte abbiamo riprodotto, si concretarono infine nel piano generale delle operazioni in Adriatico, che dopo approvato dal governo fu sottoposto all’esame di S. M. il Re che diede la Sua sanzione. Il piano di guerra teneva conto delle esigenze superiori di carattere politico-militare e non stabiliva i particolari per conseguire gli obiettivi indicati per non vincolare più del necessario il comando in capo dell’armata, che aveva piena libertà d’azione e di scelta dei mezzi opportuni a raggiungere gli scopi richiesti. Riproduciamo integralmente l’importante e storico documento che con la data del 18 aprile 1915 fu trasmesso al comando in capo dell’armata. « Parte I. — Criteri generali d’ordine politico militare. 1°) La razionale condotta della guerra marittima ed il conseguimento dei suoi obiettivi principali, non devono in guisa alcuna essere subordinati alla protezione delle città indifese e del litorale nazionale in genere. Sarebbe grave errore, che potrebbe portare a disastrose conseguenze, se la flotta compromettesse di località del territorio nemico, sono stati pubblicati da questo ufficio storico nel volume L’attività della R. Marina dalla guerra libica a quella italo-austriaca riservato agli officiali,