— 18 — Il comando superiore delle forze italiane era stato assunto dal capitano, di vascello A. Resio, comandante della R. N. B. Brin. * * * Contemporaneamente agli avvenimenti in Levante, si creava una nuova delicata situazione in Albania, tale da richiamare subito l’attenzione dei governi di Roma e di Vienna solidali circa l’assetto politico albanese per accordi esistenti fin dal 1898. La minaccia greca e serba contro l’Albania, indusse l’Italia, d’accordo con l’Austria, a incoraggiare la costituzione di uno stato albanese, la cui indipendenza fu proclamata il 12 novembre 1912 da un governo provvisorio presieduto da Ismail Kemal IBey. Pochi giorni dopo Turchia, Serbia e Montenegro, concludevano un armistizio, che però non fu seguito dalla pace, ed a cui la Grecia rifiutò di partecipare per avere mano libera nelle occupazioni territoriali nell’ Epiro settentrionale, che costituiva una delle sue ben note aspirazioni. Infatti il 3 dicembre VAgenzia Stefani diramava il seguente comunicato : « Due cannoniere greche hanno bombardato la città di Valona che non è fortificata. «Uno shrapnel è scoppiato fra il consolato italiano e quello austro-ungarico.