— 13 — Il racconto dei fatti svoltisi dall’ottobre 1912 al luglio 1914 può apparentemente esorbitare dallo scopo della presente pubblicazione che si propone dT illustrare l’opera della marina italiana nella grande guerra. Ma le operazioni, a cui parteciparono le nostre navi, ebbero un carattere così affine con l’attività guerresca, da potere talora essere considerate ■come un seguito delle operazioni navali della guerra libica ed apparire come i prodromi della grande guerra. Si può affermare, senza tema di dire inesattezze, che talune nostre navi da guerra si misero in assetto di combattimento nell’ottobre del 1911 e mantennero tale assetto, entrando anche in azione ed eseguendo operazioni guerresche, fino alla conclusione dell’armistizio con l’Austria. Non si può non ricordare quasi con commozione il nome di talune di queste navi, oggi demolite, che portarono in tutto il Mediterraneo fieramente spiegata la bandiera della Patria, prime sempre ad essere inviate ove era necessario affermare la volontà della giovane nazione italiana, decisa a riprendere nelle grandi competizioni marittime il posto che la natura e la storia le avevano assegnato. ' » Tale attività fu sovente esplicata a prezzo di gravi sacrifizi da parte di comandanti, ufficiali ed equipaggi che fecero miracoli di abnegazione e di abilità per supplire alle deficienze del materiale,