— 195 — e di Spezia, informando che i comandanti delle stesse hanno ricevuto opportune istruzioni al riguardo. La concessione fatta, occorre far conoscere agli armatori, è principalmente nel loro interesse per non lasciare esposte le loro navi a possibili colpi di mano del nemico, delle cui conseguenze il Governo non può rispondere. Essi se lo crederanno opportuno potranno valersene dando in ogni caso avviso preventivo dell’arrivo dei piroscafi ai rispettivi comandi in capo. « f.to Revel ». L’impiego di quelle unità della flotta mercantile, che allo scoppio delle ostilità sarebbero state requisite, era già stato oggetto di accurato studio e predisposto con i seguenti concetti: i piroscafi: Duca di Genova, Re Vittorio, Duca degU Abruzzi, Duca d’Aosta, Regina Elena, Principe Umberto, Ancona e Verona, avrebbero dovuto essere trasformati in incrociatori ausiliari per la guerra al commercio nemico; i piroscafi : Re d’ Italia, Regina d’Italia ed Europa avrebbero dovuto essere trasformati in navi ospedali, e per tale necessità il materiale occorrente per la trasformazione era pronto a Spezia; i piroscafi: Enrichetta e Armando, avrebbero. dovuto essere impiegati per trasporto di acqua, di carbone e di materiali; »