— 340 — dicherà in relazione all’obiettivo principale che è la completa distruzione del nemico, ed il comando supremo farà appena possibile le comunicazioni del caso, circa l’ulteriore condotta delle operazioni. 4“) Se invece il grosso avversario continua a restare a Pola, il grosso dell’armata rimarrà nel basso Adriatico, e provvederà al graduale conseguimento degli obiettivi indicati nel capitolo secondo, sempre limitatamente al basso e medio Adriatico, fino a quando non risulti necessario appoggiare da mare l’avanzata del R. Esercito. Avvertito in tempo utile di tale necessità, il comando in capo dell’armata provvederà a dislocare opportunamente le forze dipendenti per il conseguimento dell’obiettivo indicato nella parte seconda. La dislocazione a Nord nelle vicinanze del golfo di Trieste di considerevoli forze navali italiane costituirà di per sè stessa un successo morale di prim’ordine, e poiché a questo si aggiunge il notevole vantaggio militare risultante dal conseguimento dell’obbiettivo F che è subordinato a tale dislocazione, è probabile che questo induca il nemico, se fino ad allora è stato rinchiuso in Pola, ad uscirne per tentare le sorti della battaglia, che è appunto quanto di meglio noi possiamo desiderare, pur di essere in forza sufficiente per avere ragionevoli probabilità di vittoria. A queste condizioni di conservare cioè il grosso delle nostre forze navali in capacità offensiva almeno equivalente a