— 90 — lo stesso comandante del corpo di spedizione, generale Tassoni». Rapporto Tassoni. — « Punti sicuri di riferimento a terra erano il Marabutto di Sidi Abdal-lah cui sovrastava un’alta palma, l’unica della località, e il Mausoleo, imponente rovina che il sole nascente illuminava di luce rossigna, tre chilometri circa ad oriente del primo. Regolandosi su questi le prime imbarcazioni guadagnarono la costa ai punti prescelti, dove furono subito issati i segnali convenuti ed iniziata la costruzione di pontili di circostanza ; a breve distanza seguirono le imbarcazioni cogli alpini e ascari della testa di sbarco che cominciarono a prendere terra alle 6,15. « Subito dopo anch’ io, cogli ufficiali al seguito, scendevo su una barca a vapore della Regina Elena che si diresse verso la costa. Ma intanto il mare, anziché abbonacciare, cominciava ad ingrossare ed a non più di 50 metri dalla riva, forse per una barra di sabbia nel fondo, l’onda si rialzava formando frangente sì violento che la barca a vapore non potè procedere oltre. Fu necessario chiamare una imbarcazione a remi e trasbordare sul posto ; si potè così giungere penosamente a una ventina di metri dalla terra, che guadagnammo portati a spalle dai marinai. «Ma ben maggiori difficoltà incontravano le imbarcazioni cariche di truppe: presso il punto di sbarco occidentale un pontone carico di ascari aveva urtato violentemente contro la riva spezzandosi