— 88 — in precedenza, anche la possibilità di non poter andare all’ancoraggio, oppure di dover nuovamente salpare appena giunto alla fonda, stabilii di riunire il convoglio e di proseguire risolutamente per Tolmetta secondo il piano prestabilito, nella intesa di prendere poi quelle decisioni che sarebbero state consigliate dalle circostanze. «Il convoglio si riunì all’ora prestabilita ed al cader della notte era in rotta per il punto di ancoraggio. « Alle 22,30 le navi ed i piroscafi erano all’ancoraggio; la Regina Elena al centro, in corrispondenza del Marabutto. « Furono subito messi in mare ed approntati i mezzi di sbarco; si iniziò quindi l’imbarco delle truppe nei galleggianti e si effettuò con la maggior possibile oculatezza qualche movimento di imbarcazioni per riunire secondo il desiderio del Comandante della spedizione, i vari reparti organici. «Poco prima dell’alba le forze da sbarco della Regina Elena, della Roma e della Vittorio Emanuele erano pronte in prossimità della nave ammiraglia e tutte le truppe destinate a costituire la testa di sbarco erano pronte nelle imbarcazioni a prendere terra. « Nelle prime ore del taattino giunsero il secondo convoglio e la nave ospedale Regina d’Italia; tutti questi piroscafi presero il loro posto di ancoraggio senza nessun inconveniente ». Rapporto Tassoni. — «Dalle navi intanto si