— 410 — Ebbi colà occasione di visitare Essad Pascià in compagnia del ministro Aliotti e di intrattenermi con il ministro parecchio tempo. Dalle minuziose esposizioni fattemi dal ministro Aliotti, sembrami che la vera sorgente delle preoccupazioni che fanno procrastinare l’occupazione, debba attribuirsi all’affermazione fatta da Essad, che egli in tale evenienza si troverebbe obbligato dal partito giovane turco a marciare contro Va-lona con numerosi armati (da 10.000 a 15.000). « Esorbita dal mio compito indagare e discutere ciò che non ha diretta relazione con le operazioni militari e tanto più quando come in questo caso a cotesto Ministero debbono essere pervenute da fonte autorevolissima dettagliate notizie al riguardo. « Mi sia lecito però, per quell’ interesse che è mio stretto dovere portare al buon esito della causa che sono chiamato a difendere, fare alcune argomentazioni che a mio avviso non collimano completamente con le deduzioni assunte a Durazzo. « Non è ignorato da nessuno che in questi giorni, quando già trovavasi la Divisione a Valona, la Grecia ha sbarcato un contingente di truppe regolari a Santi Quaranta, inviandolo ad occupare Argirocastro. Tale fatto fu annunciato ufficialmente alle Potenze dal Governo ellenico. Inviati greci furono mandati in quelle località dove trovavansi i profughi di quelle provincie (compresa Valona) per invitarli a ritornare alle loro case. « Se è vero che il Governo ellenico si è affrettato, occupando Argirocastro, a dichiarare che lo faceva soltanto provvisoriamente, per il buon ordine, e che avrebbe abbandonato il territorio allorquando necessario, in conformità al deliberato alla Conferenza di Londra, non è men vero che Essad Pascià dichiara, e la Legazione