— 327 — F intervento della flotta nemica, sarebbe per noi vantaggiosissimo : mancando i mezzi per tale attacco converrà che un gruppo di navi di potenza notevolmente superiore alle nemiche chiuse in Cat-taro, si tenga pronto ad assalirle qualora ne uscissero. « A queste navi occorrerà una base di rifornimento che in primo tempo potrebbe essere Brindisi stessa. « Come già nel settembre scorso esposi nel mio Esame di operazioni di guerra nell9Adriatico, i nostri sforzi dovranno tendere alla distruzione del nemico, ma se la battaglia di linea è il più desiderato mezzo, converrà tuttavia mettere preventivamente in atto ogni sforzo e mezzo secondario, per ferire l’avversario nelle sue unità maggiori ed impedire che lo siano le nostre. «Il concorso che dalle navi attendono gli eserciti antagonisti, vincola l’azione delle flotte a questi ultimi fini. Chiaramente apparisce quali difficoltà dovrebbe superare un esercito che da Mon-falcone a Trieste fosse battuto dal mare e come in tali condizioni sarebbe insostenibile la permanenza in quella città e quanto per converso sarebbe agevolata l’avanzata e la presa di possesso di Trieste dall’appoggio di navi riunite. Onde non solamente la necessità di non esporsi a perdite (per mine o siluri) che non siano compensate da equivalente danno del nemico, ma il dovere di sfruttare la nostra leggera superiorità in siluranti e in sommer-