— 115 — italiani e tedeschi per la insoluta questione della Facoltà Italiana. Ma, a meglio dimostrare come l’attiva, ma non certo aggressiva politica navale italiana richiamasse l’attenzione di varie potenze e destasse delle suscettibilità, è da rammentare che nei primi giorni del febbraio del 1914 il Times iniziò una , campagna di propaganda per l’aumento delle forze navali inglesi nel Mediterraneo a fine di pareggiare quelle italiane. Valgano queste note a dimostrare ed a far ricordare oggi, quanto nell’ormai lontano anteguerra fosse aspro, difficile e contrastato per la nostra giovane nazione il ritorno alle naturali e millenarie rotte che le navi equipaggiate da gente italica avevano percorso fin dagli albori della civiltà. E pertanto era ben giusto se nel 1914 i marinai d’Italia Vela dabant laeti et spumas salis aere rue-bant su quella via acquea che unisce le foci del Tevere all’azzurro Egeo, percorrendo nuovamente quell’ itinerario che il dolce Virgilio ci aveva abituato a non dimenticare, allorché, fondendo insieme il mito epico delle origini della stirpe con la tecnica nautica dei tempi antichi, aveva cesellato in sonori distici il più antico portolano delle nostre comunicazioni marittime.