— 365 — riva, costituito da una leggera ostruzione di reti e da barconi. Il comando della flottiglia fu assunto da un tenente di vascello, mentre il comando delle singole unità fu affidato a capi timonieri della R. Marina. * * * La narrazione dell’attività svolta nei dieci mesi di neutralità non sarebbe completa, se non si desse un cenno di quanto fu messo in opera per migliorare o meglio creare un’aeronautica navale, in realtà quasi inesistente nell’agosto 1914. Basti infatti pensare che in tale epoca la marina non disponeva che di 14 idrovolanti di tipi così vari da poter dire che ogni idrovolante era il campione di un tipo a sè (Borei, Breguet, Curtiss, Albatros, Farman, Guidoni, ecc.). Le loro condizioni di efficienza non erano per tutti buone e scarse per tutti le qualità militari. Questi 14 apparecchi erano suddivisi tra le grandi navi la stazione di Spezia © la scuola idro-volanti di Venezia. Erano inoltre in servizio due aeronavi, l’una dislocata nell’areoscalo di Ferrara, l’altra destinata a quello di Jesi, ma in realtà rimasta fino al 1915 a Vigna di Valle per le prove di collaudo. Naturalmente, chiarito il nostro atteggiamento