— 47 -
quanto che la reazione politica dell’ Italia in Adriatico aveva impedito l’occupazione di Valona ».
   È palese pertanto quanto vaste fossero le aspirazioni dell’Austria, che era in accordo con noi nell’arrestare l’avanzata degli Slavi fino all’Adriatico e nel desiderare la neutralizzazione del canale Nord di Corfù, ma nello stesso, tempo non vedeva di buon occhio la nostra collaborazione in Albania che giudicava dannosa e contraria ai suoi interessi tendenti al possesso non solo di Durazzo ma anche di Valona e di tutta l’Albania.
   Come vedremo in seguito, il contrasto non fu risolto che con la guerra e la costa albanese divenne uno dei teatri della lotta delle marine italiana ed austriaca.
   Come lo stesso storico austriaco riconosce, la minacciata azione italiana fece desistere l’Austria dall’occupazione militare di Scutari e Durazzo.
   A tale decisione contribuì anche il fatto che nel frattempo il Montenegro, per effetto delle pressioni russe anche più gravi di quelle contenute nella nota del 10 aprile che riproduciamo in appendice (documento n. 10), cedette al volere delle potenze, mentre l’azione greca in Epiro veniva fatta sospendere dalla Francia in attesa di una delimitazione dei confini meridionali albanesi che l’Italia imponeva con l’azione diplomatica e militare già illustrata.
   Non ostante la rivalità latente tra 1’ Italia e l’Austria, l’azione comune svolta dalle due po-