— 183 — Mediterraneo nei giorni che seguirono la tragedia di Serajevo dimostra che mai come allora si era presentato un momento così favorevole alle flotte della Triplice Alleanza per una eventuale decisa azione. La sola minaccia di una tale azione, avrebbe avuto, come immediata conseguenza la quasi impossibilità o per lo meno la enorme difficoltà per la Francia di portare rapidamente sul fronte delle Alpi o del Reno il forte contributo dell’esercito coloniale. Tutto ciò che abbiamo ora detto circa la situazione mediterranea può ben fare comprendere al lettore quanto possa dirsi infondata e ingiusta la opinione di scrittori e uomini di governo stranieri che tentarono nei passati anni di diminuire o svalutare 1’ importanza della nostra azione diffondendo scritti tendenti a dimostrare che l’Italia preferì attendere di partecipare alla guerra per potersi schierare dal lato più forte. La nostra astensione dal partecipare al conflitto accanto agli Imperi centrali fu considerata generalmente in relazione alle conseguenze che essa ebbe sulla distribuzione delle forze militari sui fronti terrestri, senza approfondire completamente le importanti conseguenze che essa ebbe anche nel campo marittimo. Gli stessi uomini di Stato, che in passato ressero le sorti delle grandi potenze europee (ad eccezione dell’ Inghilterra il cui governo fin dal tempo della regina Elisabetta ha avuto sempre la fisionomia di una specie di grande stato