— 275 — sempre nello stesso verbale : « a riguardo, dei sommergibili fa presente che la Francia ne ha attualmente 92, 1’ Italia 12 e l’Austria 6, dei quali qualcuno migliore dei nostri. Nel 1915 però la Francia ne avrà 120, 1’ Italia 20 e l’Austria 11, cosicché occorre provvedere a qualche aumento di tali unità ». Ma naturalmente nel 1914 non era possibile avere già attuato il più vasto programma che l’ammiraglio Revel caldeggiava, cosicché 1’ Italia disponeva nel luglio 1914 (tralasciando di considerare le poche unità del tipo Glauco costruite prima del 1910, di scarsa autonomia, provviste di motori a benzina e che praticamente non potevano essere impiegate per l’agguato sulla costa nemica) di sole 8 unità molto piccole con 2 tubi di lancio, un solo periscopio e un dislocamento inferiore alle 250 tonnellate (tipo Velella). A queste piccole unità si aggiungevano 2 unità leggermente più grandi con 3 tubi di lancio e precisamente il Pullino e il Ferraris; quest’ultimo però dava scarso affidamento, perchè provvisto di motori difettosi, ed infatti fece parte solo per poco tempo delle forze subacquee dislocate in Adriatico. Verso il gennaio del 1915 fu infine acquistato dalla Fiat S. Giorgio il sommergibile Argonauta del tipo Fisalia, già in costruzione presso tale ditta per conto della marina russa. In totale si poteva fare effettivo assegnamento per operazioni offensive sulle coste nemiche su di