Il marchese Durazzo elevò subito formale protesta per violazione delle capitolazioni in seguito all’arresto di cittadini italiani ed a perquisizione domiciliare senza l’assistenza dell’autorità consolare. Siccome, in seguilo alla perquisizione, la polizia aveva sequestrato un pacco di carte, il colonnello Muricchio domandò che fossero suggellate dopo averle verificate una ad una, ciò che fu fatto. Il colonnello Muricchio riconobbe per sue tutte le carte tranne un taccuino che venne chiuso in piego a parte. Tutti i pieghi furono suggellati con il timbro del consolato. « Recatomi verso le ore 10,30 con l’ammiraglio Tri-fari al posto di polizia, feci protesta a mia volta per l’arresto di un ufficiale italiano, dichiarando che non ammettevo la scusa infondata della polizia che ai trattasse di delitto flagrante tanto più ohe il Thomson dichiarò in nostra presenza che il Fabius aveva seguito per tre giorni consecutivi il segnalamento fino ad oggi. Allora chiesi la liberazione del colonnello, ina Thomson non consentì se non dopo avere avuto l’autorizzazione del Principe, il quale fece dire che lo faceva per un favore personale verso di me dietro parola d’onore del colonnello Muricchio di tenersi a disposizione di una Commissione d’inchiesta, nominata seduta stante. « Ho domandato che le carte siano esaminate domani e 1’ inchiesta porlata immediatamente a conclusione. « Ho incaricato il tenente Andreoli di seguire la procedura per evitare i soprusi che certamente si cercherà di tramare in questa occasione. Senza fare giudizio prematuro sui risultati di questa inchiesta ritengo che la gendarmeria cercherà di produrre testimonianze