— 323 — zione territoriale della piazza di Venezia, il suo comandante eserciterà nei riguardi delle operazioni offensive sia siluranti che litoranee con navi leggere, azione indipendente dal comandante dell’armata sintantoché questi opererà nel basso Adriatico ». In base ai concetti esposti, in questo primo esame di operazioni, dal settembre 1914 al maggio 1915 si sviluppò di conseguenza la nostra preparazione alla guerra, subendo tuttavia man mano quelle modificazioni che gli avvenimenti sugli altri teatri della guerra marittima suggerirono nei mesi successivi, Tuttavia, fin da allora si delineava quella che fu la caratteristica della guerra in Adriatico. Per 1’ Italia la necessità di considerare due zone di attività quasi indipendenti tra di loro e con caratteristiche differenti; per l’Austria la possibilità di concentrare le forze navali a seconda della convenienza in una delle due zone con facoltà della scelta del momento per l’azione. Vedremo in seguito come le due marine rivali risolsero ciascuna il proprio compito. Sta di fatto che il golfo di Venezia al Nord e il canale d’Otranto al Sud furono i punti di articolazione delle branche di questa morsa, con cui, per usare l’espressione di Ludendorf, l’Italia tenne stretta l’Austria alla gola. E questi due capisaldi del fronte italiano che non deve essere inteso (come comunemente se ne ha l’abitudine) soltanto dallo Stelvio al mare, ma