TRIESTINI NEL RISORGIMENTO 105 vita e dell’opera letteraria e politica di Paolo Tedeschi si sta preparando una pubblicazione esauriente. «E sorgerà forse anche chi dalla tragica grandezza della figura di Guglielmo Oberdan, illuminata dalla rappresentazione storica in tutti gli eroici particolari, saprà trarre materia di potente commozione artistica». Così il benemerito primo direttore e ordinatore del R. Archivio di Stato in Trieste, il dott. Felice Perroni, in una sua lucida e coscienziosa relazione sugli archivi del Risorgimento della Venezia Giulia, che fu stampata nel 1923, dopoché dal compianto Carlo Banelli e da Francesco Salata erano stati insperatamente ricuperati a Vienna gli atti del processo militare del Martire e dopoché io ebbi consegnato al Perroni in data 4 luglio 1922 otto casse di documenti varii, che insieme a moltissimo altro materiale di sequestri politici avevo potuto ricuperare e ritirare dalla sede centrale della polizia austriaca, ora uffici della R. Questura di Trieste, in seguito a un incarico che mi ero fatto dare, in vista di un possibile pericolo d’incendi e di saccheggi, prima, e precisamente già il 2 novembre del 1918, dal Comitato di Salute Pubblica, e poi dal Governatore Gen. Petitti di Roreto, materiale ricco e svariatissimo che feci trasportare in alcune stanze dell’edificio comunale in Via S. Giorgio n. 5, dove in un lungo lavoro di mesi potei farne lo smistamento e curarne la restituzione a istituti, enti e cittadini di Trieste e della Venezia Giulia. In una di queste casse, dunque, erano contenuti gli atti della Direzione di Polizia di Trieste riguardanti Guglielmo Oberdan, i quali così passarono all’Archivio di Stato insieme con gli atti del processo militare. Ora, poiché nel Civico Museo del Risorgimento (che è nostra precipua cura e che, come tutti i musei affini del Regno, sottostà al controllo del R. Istituto per la Storia del Risorgimento in seguito al Regio Decreto-Legge del 20 Luglio 1934, n. 1226), poiché nel Civico Museo del Risorgimento abbiamo potuto in questi anni raccogliere, con la fervida cooperazione dei cittadini, gran numero di cimeli così da creare da una parte un fortissimo archivio oberdaniano a disposizione degli studiosi e d’altra parte costituire una mostra pubblica dei più importanti ricordi del Martire nella Sala dedicata ai \ olontari caduti nella guerra di redenzione, rinnoviamo il voto, già presentato nell’adunanza del 31 gennaio 1923, che sieno affidati in custodia del Civico Museo del Risorgimento di Trieste tutti i documenti riguardanti Guglielmo Oberdan, affinchè questo prezioso materiale storico, in parte esposto e in parte conservato col dovuto decoro serva a tener viva la fiamma del patriottismo e per gli occhi ne comunichi direttamente al cuore del popolo la santa poesia, co-