L’intervento italiano in Albania prima e durante il conflitto mondiale 211 quale eseguì ricognizioni che giovarono a riconoscere le forze nemiche di Durazzo, di Kavaja, di Fieri e le condizioni del terreno sulle linee Bacova-Pojani-Modzara. UNA RICOGNIZIONE EROICA Furono il cap. Pesci, il cap. Corbelli, il ten. Novara e il sergente Migliavacca che con la loro vita pagarono il tributo che la conquista dei cieli richiede. La ricognizione sulla Malakastra ad esempio è stata importantissima. La squadriglia «Farman» ha intrapreso in 22 voli crociere e inseguimenti, bombardamenti e ricognizioni coprendosi di gloria. Non minore gloria ha mietuta la 85.a squadriglia da caccia. La medaglia d’oro fu assegnata al capitano Ercole per un eroico episodio da lui vissuto un giorno dell’ottobre 1916. Egli tornava da un’azione di bombardamento diurno su Durazzo ed aveva per compagni un ufficiale osservatore e un sottufficiale pilota. Un aeroplano da caccia crociato sorprese il «Caproni» sulla via del ritorno. S’impegnò un duello aereo: i due compagni del cap. Ercole furono uccisi ed egli stesso ferito. Non si perdette d’animo: dal suo posto a prua si arrampicava al seggiolino del pilota ucciso (il velivolo intanio precipitava come un bolide) afferrava i comandi e riprendeva il dominio della macchina, che atterrava in territorio nemico. Ercole incendia l’apparecchio e si sottrae dalla cattura dei soldati nemici, domandando ad una bambina cristiana, cui dona la piccola catenina di Sant’Elia, protettore degli aviatori, di accompagnarlo nella casa, dove trova rifugio e i genitori di lei, di notte, l’aiutano a raggiungere le linee di avamposti sulla Vojussa. Fu raccolto, quasi dissanguato, dai fratelli d’armi. Egli aveva così salvata la vita, e mantenuto il segreto circa gli ordini ricevuti. Instancabili e animosi, tenaci ed entusiasti gli aviatori dell’8.o Gruppo aeroplani e delle forze aeree della Marina operanti in Albania diedero diuturne battaglie all’avversario sui cieli di Fjeri, di Durazzo, di Divjaco, di Berat, di Punta Samana, compiendo prodigi di valore. LA SCONFITTA AUSTRIACA Il XVI Corpo d’Armata nella primavera del 1918 riprese le operazioni in Albania. Il 6 giugno cominciò la battaglia sulla linea Fieri Berat. Obiettivo: neutralizzare il fronte nemico, da Tomor al mare, attaccando al centro con violenta azione d’artiglieria e sulle ali manovrando la fanteria in direzione di Ciafa Glava da