Il processo per alto tradimento Bennati - Quarantotto 247 mente l’altro a braccetto gli chiese ex abrupto: «Avvocato Gambini, mi dica in confidenza la verità: Bennati e Quarantotto erano o non erano colpevoli?» La domanda appariva, in verità, un po’ ingenua, ma poteva anche sembrare insidiosa, dato che uno dei due antichi accusati, e precisamente il Quarantotto, apparteneva ormai da diversi anni alla magistratura austriaca. Il Gambini però si mantenne padrone di sè e rispose tranquillo: «Eccellenza, erano innocenti.» E il Gleispach, di rimando.: «Allora ho la coscienza tranquilla.» Quanto ai due accusati, uno di essi, e precisamente il Bennati, lasciato in breve lo studio della filosofìa e addottoratosi in legge, abbracciò la professione dell’avvocato e si diede tutto, con inesauribile fervore, alla politica militante; il che lo condusse — come a tutti è noto — a divenire uno dei più radicali, intrepidi e combattivi capi del partito antiaustriaco e irredentista istriano, a rappresentare PIstria alla Camera austriaca dei deputati e a meritarsi, dopo la guerra, un seggio nel Senato del Regno. Ben altra la sorte del Quarantotto. Commesso, per ragioni di famiglia, l’irreparabile errore di entrare nella magistratura austriaca, egli scontò con una carriera quanto mai avversata la colpa di aver meritato in giovinezza i sospetti e le accuse dell’Austria. Ma fu sempre, oltreché un sereno ed umano interprete della legge, un italiano tutto d’un pezzo e tirò su italianamente i propri figli. Morto prima di raggiungere la soglia della vecchiezza, non potè vedere nè la vittoriosa guerra di redenzione, nè la catastrofica fine dell’Austria imperiale, nè uno dei suoi figli rifare, sotto un’accusa politica non molto dissimile da quella che aveva condotto lui in Corte d’assise, la dura odissea carceraria toccatagli in sorte tanti anni prima. (23) GIOVANNI QUARANTOTTI ■ .. (1) Vedi particolarmente AUGUSTO SANDONA’, L’irredentismo nelle 18Qfn p2}iticile e nelle contese diplomatiche italo-austriache, voi. II (1878-n f 1 Bologna Zanichelli, 1938-XVI; pg. 3 sgg. Non senza importanza, per denti riassuntivo e incompleto, l’articolo di LEONE VERONESE su L’irre-noi D-mo ne^a Venezia Giulia e gli avvenimenti politici del 1878, apparso RO\f