ANNO IX - FÀSC. 7=8.9 LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE 1939-XVII La Porta Orientale RIVISTA MENSILE DI STUDI SULLA GUERRA E DI PROBLEMI GIULIANI E DALMATI Direttori: Bruno Coceani - Federico Pagnacco * Ferdinando Pasini VENT’ ANNI DALLA MARCIA DI RONCHI Il 12 settembre 1939 si compiono vent’anni dalla Marcia di Ronchi. Se in tutt’Italia la ricorrenza sarà ricordata con commozione, Trieste e la Venezia Giulia rammenteranno quei giorni di passione con particolare vivezza. Nonostante il tempo passato, le impressioni sono ancora fresche. Il voto per l’unione all’Italia del Consiglio Nazionale e del popolo di Fiume del 30 ottobre 1918, era stato passato agli archivi, e a Versaglia — dopo laboriose distillazioni — avevano combinato un progetto di Stato indipendente, retto da delegati della Lega delle Nazioni, che tagliava Fiume fuori della Patria e portava i confini d’Italia a sedici chilometri in linea d’aria da Trieste. I delegati italiani al Congresso della pace s’erano trovati contro la tenace e sorda ostilità degli ex alleati e associati, che — dopo essersi divisi le parti più grosse del bottino di guerra — lesinavano all’Italia i più elementari diritti. L’Italia era divisa in partiti e tendenze che farneticavano di umanità e di fratellanze universali, dimenticando le dure leggi della realtà e degli interessi nazionali. Per preparare l’esecuzione del progetto di Versaglia e sminuire l’influenza italiana, nell’agosto 1919 si richiamava da Fiume la Brigata Granatieri, dove un gruppo di ufficiali avevano giurato fedeltà alla causa di Fiume. In tutta la Venezia Giulia cresceva il fermento di ribellione contro la vessazione dei plutocrati di Parigi e contro la pavida debolezza dei governanti italiani. Anche a Trieste si cospirava per la redenzione di Fiume. Un movimento, che partiva dai volontari reduci dalla guerra e arrivava ai giovanissimi che ardevano dal desiderio di esserne i degpi continuatori, era sorto e si collegava all’azione dei patriotti fiuma-