226 GIULIANO GAETA (3) E’ il console Thèodore Roustan. Nato a Aix nel 1834, aveva iniziato la carriera consolare alla fine del 1856. Dopo una lunga esperienza, nei vari gradi della sua carriera, in paesi mussulmani del Mediterraneo, era stato nominato console generale ed incaricato d’affari a Tunisi alla fine del 1874. Qui la sua mira è di distruggere l’opera del console italiano Macciò, di demolire l’influenza italiana e con essa, quella inglese; ed, al termine della spedizione francese, sarà lui che concluderà con il bey la convenzione del 12 maggio 1881. Il 13 maggio sarà nominato ministro residente a Tunisi. In seguito al trattato del 12 maggio la stampa radicale francese attaccherà violentemente il ministero Ferry e Rochefort, sull’Intransigeant, accuserà Roustan con tale violenza che la cosa avrà un seguito al giurì della Senna nel dicembre dello stesso anno. Nel 1882 il Roustan sarà nominato ministro plenipotenziario ed inviato straordinario a Washington dove rimarrà sino alla fine del 1891, quando sarà nominato ambasciatore in Spagna. (4) Nel numero del 24 dicembre 1880, L’Indipendente, sotto il titolo «Provocazioni sconsiderate», rispondeva al Cittadino che il giorno precedente aveva attaccato un uomo del partito irredentista, l’on. avv. Consolo. Il giornale irredentista diceva fra l’altro: «Come giornale rappresentante il partito liberale, noi rimandiamo l’ingiurie stampate sul Cittadino di ieri all’indirizzo del loro autore, il quale non può essere che uno di quegli sciagurati, che non potendo usare della forza della verità, ricorre alla violenza dell’oltraggio e della calunnia.» Più sotto, una lettera sottoscritta da quattordici rappresentanti del partito liberale, cominciava così; «Noi sottoscritti dichiariamo che il contegno provocante ed insolente del Cittadino, contegno che serve a scopi i più vili e cioè a dissolvere il partito liberale ed a coprirlo di scherno» .... Senza entrare in merito alla questione, queste frasi bastano, crediamo, per giudicare circa la situazione politica maturatasi fra i due quotidiani. (5) Vedi SILVIO RENCO: «Il Piccolo» di Trieste (Mezzo secolo di giornalismo. Frat. Treves, Milano 1931-X). (6) Vedi nel numero del 25 febbraio l’articolo di fondo intitolato «Trieste e gli slavi del Sud». (7) Litorale era chiamata dall’Austria la Venezia Giulia. (8) Il bey di Tunisi.