438 UNA GASPARINI cola fragile creatura che non aveva mai fatto male ad alcuno, provò tale dispiacere, da cadere quasi ammalata. Diventai pallida, febbricitante; e mentre i miei occhi pareva s’ingrandissero (è un fenomeno reale, riflettendo l’ombra dei miei sogni spezzati) la mia anima di bambina si faceva grande anch’essa, grande di sdegno e di dispiacere.» (3) Fra i varii volumi di novelle e romanzi che Grazia Deledda pubblicò tra il 1896 e il 1905, i più noti sono Elias Portola e Cenere, usciti prima tra le pagine de la Nuova Antologia e poi in volume; e precisamente: Elias Portola nel 1900 ne la N. A. e nel 1903 a Milano; Cenere nel 1903 ne la N. A. e nel 1904 a Milano. (4) La data di questa lettera non è chiara come le altre, e per sfortuna di essa non ci è conservata, come per la lettera del 1896, la busta con il timbro postale. Confido tuttavia non sia errata la mia interpretazione dell’anno 1905. (5) Probabilmente si tratta del volume Rapsodie rumene (traduzione da Ele-na Vacarescu), che la Gianelli pubblicò appunto nel 1905. (6) Il volume di novelle di Grazia Deledda l giuochi della vita usci nel 1905 a Milano (Treves). (7) Il romanzo della Deledda La via del male, uscito per la prima volta nel 1896 a Torino, fu ripubblicato nel 1906. (8) Il romanzo della Deledda L’ombra del pdssato, fu pubblicato nel 1907 ne la Nuova Antologia c l’anno stesso in volume a Roma (Ripamonti).